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Cologno Cologno Monzese / Via Alessandro Volta

Don Gallo a Cologno: "Organizzatevi: abbiamo bisogno di voi per ricostruire"

Il prete genovese "di frontiera" lancia il grido d'aiuto per la sua città, devastata dall'alluvione. Poi cita la Costituzione e invita: "Siate sovrani, non abbassatevi a nessuno"

Il cineteatro di via Volta e’ stato riempito nella serata di sabato 12 novembre, da tutti I cittadini accorsi per sentir parlare don Andrea Gallo. Oltre al prete genovese, erano presenti il sindaco Mario Soldano, l’assessore ai servizi sociali Giovanni Cocciro e Maxia Zandonai, giornalista Tg3 regionale Rai della Lombardia. Il primo ha inaugurato la serata affermando la necessità del parlare della povertà per debellarla e inoltre ha voluto esprimere sentimenti di vicinanza verso la popolazione di Genova.

“Genova e’ in ginocchio, Genova piange”: e’ così che don Gallo commenta la situazione della sua città natale, ma poi aggiunge che ora bisogna costruire, ora bisogna ascoltare i giovani. Ed ascoltare e’ stato in realtà il tema principale della serata: ascoltare i poveri, ascoltare i giovani, ascoltare le donne, ascoltare gli anziani, ascoltare gli emarginati. Cita Vittorio Arrigoni e il suo grido “Restiamo Umani”, cita Einstein che alla domanda “Di che razza sei?” rispose semplicemente “Di quella umana”, cita Antonio Gramsci “Studiate, abbiamo bisogno della vostra intelligenza”, e molti altri ancora.

Personaggi lontani da noi, individui cattolici, non cattolici, uomini e donne non ha importanza perché siamo tutti “figli e figlie di Dio”, anche i gay e le lesbiche, perché “Dio creò l’uomo, cioè l’umanità’ che e’ uomo e donna insieme”. E poi grida ai ragazzi che ormai non hanno più speranza una frase potente che a volte fa paura “Siate sovrani, non abbassatevi a nessuno”. In Italia oggi bisogna partire da chi sta al margine, ma bisogna anche applicare quella cosa meravigliosa che si chiama Costituzione.

E Don Gallo la cita come se fosse un vangelo, perché essa e’ nata dopo migliaia di caduti in nome della speranza della democrazia e basterebbe applicarla per risolvere i problemi di oggi: ed eccoli l’art.1 “l’Italia e’ una repubblica democratica fondata sul lavoro”, art.11 ”L’Italia ripudia la guerra”, art.8 ”Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere”, art.27 ”Non e’ ammessa la pena di morte”, art.5 ”La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali”.

Infine condivide con il pubblico forse uno tra i suoi ricordi più cari, la lettera che la sua comunità di San Benedetto inviò in occasione della morte di De Andre’: don Gallo vive in mezzo alle Bocca di Rosa e ai Giordi, sa che in via Del Campo i fiori nascono dal letame non dai diamanti, e come il cantautore genovese anche lui vuole dare voce a chi ne ha più bisogno.

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